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Meta avvisa che sono in arrivo tempi duri: in un memo inviato ai dipendenti dal CPO (Chief Product Officer) Chris Cox, la società prevede che la seconda metà del 2022 i “venti contrari saranno feroci”. L’esecuzione delle iniziative aziendali dovrà essere perfetta, in una situazione generale di rallentamento della crescita. A complicare ulteriormente il quadro, “non è bene aspettarsi grandi afflussi di nuovi sviluppatori e di budget”.

Come sempre, il problema numero uno per Facebook è la monetizzazione, alla luce della nuova svolta in ottica privacy dei sistemi operativi mobile (soprattutto iOS di Apple con la sua App Tracking Transparency). Una delle priorità uno sarà riuscire a trasformare i Reels, i video brevi stile TikTok, in un canale di introiti in tempi brevi. Al tempo stesso, sono state delineate sei aree in cui Meta dovrà addirittura intensificare gli investimenti, ovvero:

  • metaverso
  • intelligenza artificiale
  • messaggistica
  • Reels
  • monetizzazione
  • soddisfare le nuove regole sulla privacy

La società di Mark Zuckerberg è in difficoltà già da qualche mese. A inizio anno ha riportato il primo calo di utenti della sua storia, il che ha causato un crollo del valore delle azioni in borsa (un destino molto simile a quello affrontato da Netflix poco tempo dopo). Intanto il metaverso è un buco nero finanziario: entrano enormi quantità di denaro, ma per il momento non esce praticamente nulla – e potrebbero volerci ancora anni prima che la situazione si ribalti.


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Di admin