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Fino a qualche mese fa il lancio della missione Psyche era fissato ancora per agosto (sfruttando un razzo Falcon Heavy di SpaceX). Ma poi a maggio la NASA ha annunciato che, a causa di un problema tecnico relativo al software, il decollo sarebbe stato rinviato almeno fino a settembre. E ora l’agenzia spaziale americana, dopo nemmeno due mesi, torna sul tema per confessare che le cose stanno andando peggio del previsto: la missione Psyche non partirà entro la finestra di lancio inizialmente prevista e il cui termine era l’11 ottobre.

Psyche è il nome della navicella, ma anche dell’asteroide ricco di metalli verso cui il veicolo spaziale sarà diretto una volta partita la missione. L’asteroide in questione, dal diametro superiore ai 200 km, si è rivelato di particolare interesse per la comunità scientifica perché si ritiene possa essere quel che rimane di un frammento del nucleo di un proto-pianeta, ovvero un corpo celeste che durante la formazione del sistema solare non è riuscito a formarsi pienamente, interrompendo ad un certo punto il proprio percorso di crescita.

717 MILIONI DI DOLLARI SPESI E RISCHIO CANCELLAZIONE

Ad impedire che la missione Psyche prenda il volo è ancora il software (GNC) dedicato alla guida, alla navigazione e al controllo della navicella e necessario per controllarne la posizione e puntarne l’antenna verso la Terra in modo da ricevere comandi ed inviare di ritorno dati. I membri del team non hanno più tempo per poterne convalidare le prestazioni in modo da rispettare l’iter serratissimo e rigoroso che porterebbe ad un lancio entro l’11 ottobre, e quindi la tabella di marcia va rivista: l’ipotesi di un lancio nel 2022, a questo punto, è da scartare.


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Di admin