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Il Rally di Sardegna 2022 è stata la mia prima volta al seguito di una tappa del campionato WRC e, come tutte le prime volte, è di quelle che lasciano il segno. Quest’anno poi il contesto è di quelli da pietra miliare, perché il campionato ha un nuovo regolamento e perché le auto che corrono nella massima categoria sono delle vere e proprie ibride plug-in, ce lo aveva raccontato qui Nicola.

LA TEORIA

Tra teoria e pratica c’è spesso “di mezzo il mare”, e questa esperienza me l’avrebbe fatto capire, ma facciamo un passo indietro. Il mondo del motorsport non era nuovo per me: l’ho vissuto da protagonista, pur in versione meno sfarzosa e costosa, quando correvo con i kart, dei 125 a marce da una quarantina di cavalli. Poi l’ho conosciuto nel dietro le quinte del rally, a bordo pista nella Formula E infiltrandomi come fotografo, nei paddock e sugli spalti della Formula 1, della MotoGP e della Superbike. Ero quindi a conoscenza delle enormi strutture che appaiono e scompaiono nell’arco di pochi giorni, così come avevo ben in mente la tecnica delle auto, le difficoltà dei meccanici e via dicendo.

Di admin