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Oggi, 15 giugno 2022, si concretizza un nuovo, importante passaggio del lungo processo di addio di Internet Explorer: il venerando browser, arrivato sul mercato per la prima volta quasi 27 anni fa, non è più supportato nelle versioni più comuni di Windows 10, il che significa che non riceverà più aggiornamenti software. Ciò non significa che Microsoft abbia terminato ogni tipo di supporto: ci sono delle eccezioni, ma sono molto di nicchia, come per esempio:

  • Windows 7 (a sua volta supportato solo da utenti che hanno acquistato un pacchetto apposito)
  • Windows 8.1
  • Le versioni LTSB (Long-Term Support Branch) di Windows 10 2015, 2016 e 2019
  • Le varie edizioni di Windows Server e Windows Embedded

Calcolando che ormai Windows 8.1 ha quote di mercato insignificanti e che Windows 11 non include Internet Explorer fin dalla release iniziale, possiamo dire con buona sicurezza che oggi il browser è morto, almeno nel mondo consumer. Gli annunci di Microsoft a riguardo dicono che “l’applicazione desktop sarà ritirata” proprio oggi, ed è quindi lecito assumere che non sarà nemmeno più incluso nel prossimo major update di Windows 10.

Internet Explorer ha smesso di essere rilevante nel settore dei browser ormai da tantissimi anni, fin dall’ascesa di Firefox e, in parte ancora maggiore, Google Chrome. Con l’uscita di Windows 10, Microsoft aveva provato a tornare in pista con un browser (e soprattutto un motore) tutto nuovo, ovvero Edge, ma in ultimo non ha funzionato – anche per via del fallimento nel campo smartphone. La società ha così optato per una scelta piuttosto radicale, basando Edge su Chromium, la versione open-source di Chrome.


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Di admin