Il mercato PC sembra non risentire della crisi dei chip, e finirà il 2021 esattamente come l’ha iniziato: in crescita. Sembra essere un settore dalla pelle dura, resistente a shortage e pandemia. Per quest’anno IDC stima che vengano spedite 357 milioni di unità, il 18,1% in più rispetto al 2020.
Attenzione, però: la spinta è destinata ad esaurirsi, e già nel 2022 si registrerà un primo calo, anche se contenuto (-2,9%). La buona notizia però è che il CAGR 2020-2025 resterà positivo, pari al 3%. E in più si prevede un miglioramento della situazione dei chip a partire dal terzo trimestre del 2021, con segni ancor più evidenti di un ritorno alla normalità verso la metà del prossimo anno (ma c’è chi non la pensa così).
La domanda di PC continua a mantenersi elevata in tutti e tre i suoi sotto-settori, ovvero consumer, educazione e commerciale, anche se è il primo a manifestare la crescita maggiore. Tant’è che non è da escludersi che diversi utenti alla ricerca di soluzioni portatili siano costretti a virare sui desktop, “perché l’urgenza della domanda di qualsiasi tipo di PC rimane piuttosto elevata” (Jitesh Ubrani, IDC).