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Di pagamenti digitali si parla sempre più spesso: anche grazie alle iniziative dello Stato, come il Cashback o la Lotteria degli scontrini, la spinta verso l’abbandono del contante in favore della moneta elettronica sembra ormai chiara. Una tendenza che si è accentuata durante la pandemia, portando le carte a superare il contante nella classifica degli strumenti di pagamento. D’altronde, le banconote non sono oggetti particolarmente puliti, per stessa ammissione dell’OMS.

In quanto a diffusione dei pagamenti digitali la situazione è sicuramente migliorata rispetto a qualche anno fa, grazie alla diffusione del contactless e anche all’implementazione di nuovi sistemi, come ad esempio Apple pay, Google Pay e così via. Ma com’è la situazione nel nostro Paese?

Il cosiddetto Digital Intelligence Index, l’indice stilato dalla Fletcher School at Tufts University in collaborazione con Mastercard per tracciare i progressi compiuti da ciascun Paese nello sviluppo dell’economia digitale, colloca l’Italia al 40esimo posto su 90, una realtà definita “Watch Out” per il suo “notevole engagement e entusiasmo nei confronti delle tecnologie digitali ma che deve affrontare ancora sfide significative a causa della diffusione ancora contenuta della digitalizzazione a tutti livelli”.


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Di admin