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Dopo quanto accaduto negli gli Stati Uniti lo scorso settembre, il sorpasso “storico” è avvenuto anche in Italia: nei prime tre mesi del 2021, per la prima volta dal 1991, i dischi in vinile sono tornati a superare i CD.

Secondo quanto rilevato da una ricerca Deloitte per FIMI, nel corso del primo trimestre dell’anno, le vendite dei dischi in vinile sono cresciute del 121% rispetto allo stesso periodo del 2020 generando anche maggiori ricavi rispetto ai CD che, di contro, hanno visto un calo del 6%.

In un mercato italiano cresciuto complessivamente del 18,8%, in cui lo streaming audio copre ormai circa l’80% del fatturato italiano, i dischi in vinile sono comunque arrivati a raggiungere circa l’11% di tutte le vendite. Nello specifico, il vinile ha generato 4,7 milioni di ricavi contro i 4,4 milioni dei Cd. I ricavi da abbonamenti ai servizi streaming che sono saliti del 37%, spinti anche dalla pandemia che ha fatto generalmente crescere tutte queste tipologie di servizi, sia audio sia video.


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Di admin