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L’Unione Europea vuole che il Roaming Zero continui, e ha proposto di prorogare la scadenza delle regole attuali, entrate in vigore nell’estate del 2017 e che scadranno nel 2022, di altri 10 anni. Non solo: l’obiettivo è migliorare ancora le condizioni, facendo in modo per esempio che agli utenti sia garantita la stessa velocità e qualità di navigazione che si raggiunge a casa, qualora naturalmente la rete lo permetta. Le nuove regole permetteranno inoltre di accedere ai servizi di emergenza in modo più efficiente, e migliorare la comunicazione degli eventuali sovrapprezzi causati dal roaming stesso e altri servizi.

UN’INIZIATIVA DI GRANDE SUCCESSO

Secondo l’ultimo sondaggio dell’Eurobarometro, circa la metà dei cittadini europei (si parla di circa 170 milioni di persone) dotati di dispositivo mobile ha visitato almeno un altro Paese dell’Unione negli ultimi due anni, e nell’estate del 2019 il consumo di dati è cresciuto di ben 17 volte rispetto all’ultima estate in cui il roaming zero non era attivo, quella del 2016 (per motivi tristemente noti l’estate 2020 non fa testo). Tuttavia, circa il 33% di coloro che hanno sfruttato il Roaming Zero lamentano velocità considerevolmente inferiori rispetto a quelle di casa, e il 28% segnalano addirittura un “downgrade” della generazione di rete (per esempio a casa in 4G, all’estero in 3G). Le nuove regole puntano a rendere tutto questo impossibile – naturalmente, ripetiamo, posto che le condizioni della rete lo concedano.

COME CAMBIERÀ IL ROAMING ZERO CON LE NUOVE REGOLE

Riassumendo in estrema sintesi i punti principali delle nuove regole proposte:


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Di admin