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Il rilascio della prima beta di iOS 14.5 ha posto le basi per la diffusione del nuovo sistema che cambierà in maniera radicale il modo in cui le applicazioni potranno raccogliere i dati degli utenti attraverso le loro attività di tracciamento pubblicitario su iOS. Ciò che cambia non è tanto la tipologia di dati raccolti – che sostanzialmente resta invariata -, ma il fatto che dovrà essere l’utente a concedere il permesso, applicazione per applicazione, all’utilizzo delle proprie informazioni personali che consentono l’invio di pubblicità mirate e che danno il via alla condivisione dei dati presso organismi terzi.

La novità che iOS si appresta ad introdurre ha creato grosso scompiglio nel settore dell’ADV, al punto che Facebook stessa è scesa in campo con una battaglia mediatica senza precedenti, mentre Google sembra aver recepito il cambiamento con più calma; non solo, pare che stia addirittura pensando di introdurre un sistema simile su Android.

L’indiscrezione arriva da un report di Bloomberg a firma Mark Gurman e Nico Grant, i quali però sembrano dipingere uno scenario meno radicale di quello di Apple. L’approccio di Cupertino, infatti, pone nelle mani dell’utente il controllo completo della questione, tuttavia non accetta vie di mezzo: il tracciamento viene bloccato del tutto o lasciato nelle condizioni di sempre.


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Di admin