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Il mercato degli smartphone nell’ultimo anno si è popolato di modelli 5G, dando l’illusione che la tecnologia sia a portata di mano, pronta per essere sfruttata. Ma le cose non stanno davvero così, almeno non in Europa, e a confermarlo è il report “The State of digital communications 2021” realizzato da Analysys Mason per l’Etno (European Telecommunications Network Operators’ Association).

Nonostante l’accelerazione dell’ultimo anno, i dati del Vecchio Continente sono ancora molto distanti da quelli di Stati Uniti, Corea del Sud e Giappone. Nel terzo trimestre del 2020 la copertura del 5G in Europa è cresciuta dal 12,9% al 24,4%: un aumento significativo, ma sono dati che impallidiscono se confrontati a quelli offerti dagli USA, con il 76% della popolazione già raggiunta dalla copertura 5G, e soprattutto della Corea del Sud, che tocca addirittura il 93%.

La domanda per l’accesso alle reti di ultima generazione in Europa è peraltro più bassa che in altre regioni: un fattore probabilmente influenzato dalla diffusione di teorie complottistiche imperniate proprio sul 5G, e che finisce per incidere sul quadro generale. Nel complesso, gli investimenti nel settore delle telecomunicazioni sono cresciuti passando dai 48,6 miliardi di euro del 2018 ai 51,7 miliardi del 2019, con un contributo al PIL UE pari a 141,5 miliardi sempre nel 2019 (mentre erano 136,9 miliardi nel 2018). La crescita insomma c’è, ma non riesce ad essere a tradursi in un avanzamento concreto, o comunque non abbastanza velocemente, specie per quanto riguarda il 5G.


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Di admin