Il passaggio di testimone tra Touch ID e Face ID a partire da iPhone X è rimasto nel corso degli anni un tema di discussione: e nel corso del 2020, con la situazione di emergenza imposta dalla pandemia, uno smartphone capace di sbloccarsi solo tramite il riconoscimento facciale in un mondo di mascherine ha rivelato tutti i suoi limiti.
E poi, certo, c’è la questione del notch: ma il FaceID è lì per restare – e anzi presto potremmo trovarlo anche su MacBook e iMac. E Apple lavora semmai ad una sua evoluzione. Il brevetto registrato ieri, il 19 gennaio, dall’USPTO mostra proprio come a Cupertino stiano lavorando in questa direzione.
Il documento infatti descrive una tecnologia capace di identificare il volto implementando anche la mappatura del calore: una soluzione che non solo aggiungerebbe un ulteriore livello di sicurezza, ma che mira a risolvere proprio il problema del riconoscimento quando si indossa una mascherina (ma in generale laddove c’è un’ostruzione che va ad alterare l’immagine del volto, come gli occhiali da sole).