CONDIVIDI:

Parler sta tornando: il social network di recente fondazione (2018) che promuove la libertà di parola sopra ogni cosa è stato colpito molto duramente negli scorsi giorni – è stato cacciato dall’App Store e dal Play Store, e Amazon AWS ha terminato il proprio contratto di fornitura di web hosting. L’accusa è di aver attirato un pubblico di complottisti ed estremisti di destra che hanno usato la piattaforma per organizzare e condurre l’insurrezione violenta al Campidoglio negli Stati Uniti qualche giorno fa, dove il Congresso si era riunito per ratificare la vittoria di Joe Biden alle elezioni presidenziali.

Il sito web di Parler è tornato online domenica, dopo giorni di totale inaccessibilità: per il momento è solo visibile una pagina in cui l’amministratore delegato John Matze dice che l’intera piattaforma dovrebbe riprendere la normale operatività “presto”. Un’intervista a Fox News rilascia una timeline più precisa: si parla della fine del mese. Solo martedì scorso lo stesso CEO parlava di “condanna a morte” ,riferendosi in particolare ad AWS. Il nuovo servizio di hosting è Epik: un provider di dimensioni decisamente più contenute rispetto ad Amazon, noto tra le altre cose per alimentare altre piattaforme collegate all’estrema destra, come Gab e 8chan.

La popolarità di Parler è incrementata esponenzialmente dopo il giorno delle elezioni presidenziali USA: la moderazione di piattaforme più usate fino a quel momento da Trump, come Twitter e Facebook, si era fatta più intensa per via delle informazioni diffuse dal presidente uscente sull’esito delle elezioni (la principale è che ci sono state frodi sistematiche e diffuse che hanno ribaltato il risultato delle elezioni. Finora non è stata trovata alcuna prova valida). La situazione è precipitata dopo l’attacco al Congresso, dove cinque persone hanno perso la vita, e praticamente tutti i social hanno deciso di sospendere gli account di Trump in modo temporaneo o definitivo.


CLICCA QUI PER CONTINUARE A LEGGERE

Di admin