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Alla fine il blocco al sideloading è arrivato. Apple ha definitivamente interrotto la possibilità di installare applicazioni iOS che non sono presenti sul Mac App Store, chiudendo l’unica porta d’accesso al mondo di app che gli sviluppatori non hanno ancora abilitato all’uso sui Mac dotati di SoC Apple Silicon M1.

La possibilità che Apple intervenisse è emersa già la scorsa settimana, quando il nuovo aggiornamento della beta di macOS 11.2 Big Sur ha introdotto un messaggio di errore dedicato proprio a questo scenario: “L’applicazione non può essere installata perché lo sviluppatore ha scelto di non renderla disponibile per questa piattaforma”. Nonostante il messaggio sia presente solo sulla beta più recente, Apple ha chiuso i rubinetti anche sulla versione stabile del sistema operativo (in quel caso viene semplicemente notificato il fallimento dell’operazione), rilasciando un aggiornamento lato server che ha di fatto bloccato la procedura su tutti i Mac compatibili.

Precedentemente era possibile eseguire l’operazione attraverso il tool iMazing, ma ora – e probabilmente in futuro – non è più possibile sfruttare questa possibilità per eseguire il software iOS/iPadOS che gli sviluppatori hanno scelto di non distribuire su Mac. L’aggiornamento di Apple, infatti, ha cambiato il modo in cui le API gestiscono i contenuti protetti da DRM, motivo per cui il tool non è più in grado di recuperare il file .IPA per permettere l’installazione delle applicazioni non presenti sullo store.


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Di admin