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L’Agenzia delle Entrate ha confermato di aver chiuso la consultazione pubblica sul provvedimento attuativo alla base della nuova Imposta sui servizi digitali (ISD) introdotta dalla legge di Bilancio 2019.

L’ISD non è ancora operativa e le Entrate hanno richiesto il parere dei privati sui principali elementi che compongono il provvedimento, il cui schema è stato condiviso nelle scorse settimane proprio al fine di poterlo analizzare e fornire pareri informati sulla questione. Il giro di consultazioni si è concluso con oltre 40 contributi di professionisti, associazioni di categoria e operatori, i quali hanno potuto dire la loro sul provvedimento e aiutare le Entrate a trovare eventuali criticità o aspetti da correggere nella bozza finale del testo.

Per chi non sapesse in cosa consiste l’ISD, ricordiamo che si tratta di un’imposta (web tax) che dovrebbe entrare in vigore nel 2021 (in relazione ai servizi erogati nel 2020) che peserà per il 3% dei ricavi generati da servizi digitali da parte di imprese di grandi dimensioni (ovvero lo stesso tipo di provvedimento che gli USA non vogliono vedere applicato ai propri giganti del tech), ovvero quelle che generano almeno 750 milioni di euro di ricavi globali, di cui almeno 5,5 milioni in Italia.


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Di admin