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La corsa agli smartphone pieghevoli è appena cominciata, e a quanto pare non sarà prerogativa di Samsung. Perlomeno non solo. Così, se il 2020 ha visto il produttore sud coreano leader indiscusso di un mercato in fortissima crescita (+454% rispetto al 2019), il 2021 potrebbe essere davvero l’anno della svolta, con sempre più aziende pronte a proporre dispositivi foldable di nuova generazione – e di nuova concezione.

É, questo, il caso di Xiaomi, come noto attualmente impegnata su più fronti contemporaneamente: da un lato con una proposta “classica” – Mi 11 è fresco di annuncio, ed è il primo smartphone basato sulla piattaforma mobile Snapdragon 888 di Qualcomm – dall’altro con idee e sperimentazioni che gli ingegneri cinesi stanno proteggendo con innumerevoli brevetti. Vedasi ad esempio i documenti depositati presso il CNIPA di due distinte varianti del potenziale erede di Mi MIX Alpha, giusto per citare il caso più recente.

Potrebbe presto aprirsi poi un terzo fronte per Xiaomi: quello, appunto, dei foldable. La conferma di quanto anticipato nei giorni scorsi da Ross Young arriva in un certo senso proprio dall’azienda cinese stessa, che sempre al CNIPA si affida per brevettare il design di uno smartphone del tutto inedito per il brand, caratterizzato da un’unica superficie capace di piegarsi in tre parti.


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Di admin