Il Cashback di Natale, lo sappiamo, si è concluso il 31 dicembre 2020. Si trattava, come è noto, di una sorta di periodo “sperimentale” per iniziare il rodaggio del Cashback vero e proprio, che invece è entrato a regime dal 1 gennaio 2021. L’iniziativa è nata nell’ambito di un piano più ampio, chiamato “Italia Cashless”, che ha l’obiettivo di favorire la diffusione di pagamenti elettronici e digitali, aumentare il livello di digitalizzazione del Paese, incentivare i consumi e consentire il recupero dell’evasione fiscale.
In concomitanza con l’inizio del nuovo Cashback, dal 1 gennaio 2021 ha preso il via anche il Super Cashback, una specie di premio “fedeltà” da 1.500 euro che verrà assegnato ogni sei mesi ai primi 100.000 cittadini che useranno più spesso la moneta elettronica, intesa come tutti i metodi di pagamento diversi dal contante ed effettuati con circuiti telematici, dai bancomat alle carte di credito e debito, senza dimenticare le carte fedeltà (escluse quelle solo per accumulo punti), le app e altri strumenti di pagamento.
Entrambi, sia il cahsback che il Super Cashback, sono aperti a chi ha almeno 18 anni d’età e risiede in Italia. Il Governo stima che in tutto il cahsback costerà poco più di 4,7 miliardi di euro, suddivisi così: 227 milioni di euro per la fase sperimentale di dicembre 2020, 1,7 miliardi di euro per il 2021 e 3 miliardi di euro per il 2022. Per capire se il piano avrà avuto gli effetti desiderati ci vorrà probabilmente qualche anno; per ora però è utile capire cosa succederà nei prossimi mesi, mentre qui vi avevamo parlato dei primi risultati della fase sperimentale.