Il terzo trimestre del 2020 è stato un buon periodo per il settore dei notebook. La pandemia da coronavirus continua a imperversare, sicché molti lavoratori e studenti si sono visti costretti a rinnovare/potenziare le proprie attrezzature per il lavoro da casa. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, le spedizioni sono cresciute di ben il 34% – pari a 62,2 contro 46,2 milioni di unità.
Tra i dettagli degni di nota di questa nuova ricerca che, a differenza di quella condotta da Canalys, si concentra solo su notebook e Chromebook, si osserva il ritorno in vetta di HP, dopo svariati trimestri consecutivi all’ombra di Lenovo. Dell rimane saldamente in terza posizione, ma le sue quote scendono, mentre quelle di Apple, quarta, crescono un pochino. Molto interessante anche segnalare che le spedizioni di Chromebook sono cresciute di oltre il doppio rispetto all’anno precedente – da 4,5 a 10 milioni di unità. Ha senso, dal momento che questo tipo di prodotto, generalmente economico e facile da usare, va molto forte nel settore scolastico; fatto sta che le sue quote di mercato sono salite al 16,1%, mentre quelle di Windows sono scese al 72,8%. macOS è riuscito a guadagnare leggermente, passando dal 9,3 al 9,7%.
Solo Apple e HP hanno battuto il tasso di crescita del mercato, rispettivamente con un +43 e un +39%. Strategy Analytics ritiene che per i Mac gli affari andranno bene anche nel prossimo trimestre: non solo è la stagione degli acquisti natalizi, ma i nuovi Mac Mini, MacBook Pro e MacBook Air con processore custom Apple M1 genereranno molta curiosità tra gli appassionati – in effetti l’hanno già fatto grazie a dei benchmark davvero impressionanti. L’unico rischio è che la supply chain non sia in grado di stare al passo con la produzione.