HP ha rimosso la fascia gratuita del suo servizio di stampa “flat rate” Instant Ink e iscritto automaticamente chi lo usava all’equivalente a pagamento. Il cambiamento sarà effettivo dal 26 dicembre 2020: gli utenti hanno quindi tempo fino a quella data per cancellare l’abbonamento. Vale anche la pena precisare che dal 4 novembre non è già più possibile sottoscrivere l’abbonamento gratuito.
Instant Ink è un modello di business che ripensa l’approccio alla gestione dell’acquisto delle cartucce di ricambio per le stampanti. Invece che comprare l’inchiostro quando finisce, si compra una quantità di pagine stampabile al mese: HP si occupa di inviare le cartucce quando è necessario, senza bisogno da parte dell’utente di fare ordini, monitorare i livelli e quant’altro. Finito il limite, la stampante non funziona più, anche se tecnicamente potrebbe (nel senso che l’inchiostro non è esaurito). Sono previsti dei sovrapprezzi se si sforano i limiti mensili, un po’ come succede coi Giga nelle offerte mobile: con 1€ si possono stampare altre 10 pagine
Come dicevamo, ci sono diverse fasce tariffarie in base alle esigenze di ognuno: si arriva fino a 25€ al mese per stampare 700 pagine. I piani più corposi sono naturalmente sensati per imprese e attività, ma è plausibile che la maggior parte delle famiglie se la possa cavare con 15 pagine al mese; questo era il piano gratuito che ora è sparito – o meglio, che ora costa 1€ al mese (0,99, per la precisione).