Per Xiaomi il Zhongguancun Forum 2020 ha rappresentato l’occasione perfetta per fare un breve riassunto dei suoi primi 10 anni di vita. É stato il CEO Lei Jun a parlare al pubblico, raccontando le origini di un successo inizialmente insperato.
Forte di un fatturato di 7,77 miliardi di dollari nel secondo trimestre (+7,7% su base trimestrale), Xiaomi prosegue imperterrita la sua crescita e diffusione sul mercato globale. E pensare che tutto è nato da una ROM MIUI, finita sotto lo sguardo attento – e curioso – di uno sviluppatore su XDA che l’ha apertamente elogiata per la sua stabilità e le funzionalità che offriva. Con un tam tam in rete la popolarità della prima versione della MIUI è andata via via crescendo (inizialmente erano solo 100 gli utenti ad averla installata sul loro smartphone), sino a diventare una delle interfacce più popolari a livello globale.
“Globale”, sì, visto che la MIUI è stata paradossalmente più popolare all’estero che in Cina, a dimostrazione di quella vocazione internazionale che il brand manifesta tuttora, anzi, oggi più che mai con la sua espansione e rafforzamento in Occidente. E a proposito di estero, Lei Jun ha rivelato che il business oltre frontiera rappresenta più della metà del fatturato dell’azienda: a suo dire, il merito va proprio a quella versione 1 della MIUI che tanto era piaciuta su XDA 10 anni fa e che è stata tradotta in diverse lingue per diffonderla in giro per il mondo.