Gli Apple MacBook Pro di prossima generazione potrebbero avere almeno una porta USB-C, una HDMI e uno slot per schede SD; e tornare al connettore magnetico MagSafe per l’alimentazione. L’anticipazione proviene dalla seconda tornata di documenti rilasciata dagli hacker del gruppo REVil. È interessante osservare che queste informazioni non sono del tutto inedite: altre fonti ne avevano già parlato tempo fa. Ma è una conferma importante e, soprattutto, dimostra al di là del ragionevole dubbio che REVil è effettivamente in possesso di documenti molto succosi, potenzialmente pericolosi per Apple e le altre società coinvolte.
Di questa storia ne abbiamo parlato ieri: il gruppo ha chiesto 50 milioni di dollari di riscatto a Quanta Computer, uno dei partner di Apple per la produzione materiale dei suoi dispositivi (per la precisione si occupa di assemblare, per lo più i Mac). Ha minacciato di rilasciare documenti ogni giorno finché il riscatto non sarà pagato. REVil ha rubato i dati anche di altri produttori, ma Apple è la più colpita.
I nomi in codice dei prodotti mostrati nella documentazione sono J314 e J316: codici che già in passato Bloomberg aveva associato a, rispettivamente, i nuovi MacBook Pro da 14 e 16 pollici. Dovrebbero essere i primi laptop progettati da cima a fondo per i nuovi chip proprietari Apple Silicon, a differenza dell’attuale MacBook Pro 13 che sfrutta praticamente lo stesso chassis del modello precedente con processori Intel.