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La caratteristica principale di uno smartphone da gaming è una: potenza, tanta potenza per elaborare senza tentennamenti anche i giochi più pesanti durante le sessioni più lunghe. La fisica però su un aspetto non ammette repliche: potenza uguale calore. Quindi è la storia del cane che si morde la coda, perché potenze elevate generano tanto calore, che non va a braccetto con le prestazioni.

La soluzione al cortocircuito sta nei sistemi di raffreddamento, tecnicamente di dissipazione del calore. Da quando gli smartphone hanno raggiunto valori di potenza assimilabili a quelle dei PC di qualche anno fa, i sistemi di raffreddamento miniaturizzati hanno cominciato a fiorire e ad evolversi, hanno imparato ad essere via via più efficienti a parità di volume occupato, un requisito cruciale nel panorama degli smartphone dov’è sempre difficile far quadrare i conti.

LA VAPOR CHAMBER CHE PORTERÀ SU LE PRESTAZIONI

ASUS ha dichiarato di essersi esercitata proprio su questo aspetto durante la progettazione di ROG Phone 6 il cui lancio è in calendario a inizio luglio. E i risultati dovrebbero essere notevoli, a giudicare dalle anticipazioni ufficiali. L’azienda preannuncia un +30% per la camera di vapore e un +85% per il foglio di grafite, percentuali che non è del tutto chiaro a cosa si riferiscano (le dimensioni, sembra la risposta più plausibile), ma che comunque anticipano un netto miglioramento rispetto alla passata generazione.


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Di admin