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Nell’ottica di riuscire ad arrivare a una presenza sostenibile dell’uomo sulla Luna entro il prossimo decennio, la NASA ha iniziato a valutare l’utilizzo di sistemi di alimentazione che possano essere sfruttati con successo sul nostro satellite naturale, trovando nell’energia atomica una possibile soluzione.

Si è dunque deciso di studiare nuove tecnologie nucleari adatte allo spazio e basate sulla fissione, e per farlo la NASA e il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti (DOE) hanno selezionato tre proposte di concept su sistemi di alimentazione superficiali di questa tipologia. L’obiettivo è più concreto di quel che si possa pensare e si vuole arrivare allo sviluppo di un sistema da 40 kilowatt in grado di assicurare corrente elettrica in ambiente lunare per almeno un decennio senza la necessità di manutenzioni complesse.

Battelle Energy Alliance, l’appaltatore operativo dell’Idaho National Laboratory, è la società che si è occupata per conto della NASA di valutare gli sviluppi e seguire i progetti più interessanti, arrivando così a una scrematura finale che vede tre società impegnate nelle operazioni preliminari. Ognuna di esse riceverà un contratto della durata di 12 mesi dal valore di circa 5 milioni di dollari per portate avanti lo sviluppo di un progetto. Ecco le tre aziende implicate.


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Di admin