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Il 24 maggio del 2018 Xiaomi faceva il suo ingresso ufficiale in Italia, un debutto attesissimo da tutti gli utenti della prima ora – quelli che magari già seguivano le vicende del marchio quando ancora veniva distribuito dagli importatori – ma divenuto importante anche per il resto del mercato. I dati di Canalys parlano chiaro: con una crescita su base annua del 91% e una quota di mercato pari al 25%, Xiaomi è il secondo brand del mercato tricolore degli smartphone, dietro Samsung, come dire che un nuovo telefonino su quattro, oggi, è del marchio cinese.

A sugellare il percorso di Xiaomi nel nostro Paese non ci sono solo i telefoni. In questi tre anni, la società di Pechino si è fatta largo anche in tanti altri settori dell’elettronica di consumo: dagli indossabili – con i vari Mi Band e le cuffie true wireless – ai prodotti per la smart home, dai monopattini elettrici ai televisori.

“Se guardiamo ai risultati”, spiega ad HDblog Davide Lunardelli, Head of Marketing di Xiaomi Italia, “siamo il Paese che sta performando meglio in termini di market share. In Europa siamo secondi solo alla Spagna che però è partita leggermente prima e con una base di installato proveniente dalla Cina davvero imponente. In Italia non c’erano queste premesse, avevamo sì uno zoccolo duro di fan, ma si può dire che siamo partiti quasi da zero confrontandoci con competitor straordinari, soprattutto per livello di investimenti”.


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Di admin