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Il programma spaziale Artemis, grazie al quale gli Stati Uniti programmano di ritornare sulla Luna con un equipaggio umano per poi stabilire una presenza sostenibile sul nostro satellite naturale, procede non senza ritardi, ma vista la mole di progetti connessi è davvero difficile stabilire tempistiche precise. Per l’ex-amministrazione Trump il ritorno sulla Luna si dovrebbe concretizzare entro il 2024, ma ora tale vincolo non esiste più e con maggiore obiettività non si esclude un possibile ritardo sulla tabella di marcia.

Non si tratta solamente di ultimare gli sviluppi dl vettore SLS, della navicella Orion, e del modello di Starship che sarà utilizzata come lander (assieme forse ad una seconda soluzione, come quella di Blue Origin o Dynetics), ma ci sono tutta una serie di missioni parallele apparentemente meno importanti, ma fondamentali per i futuri piani di esplorazione lunare.

La NASA non sarà sola in questa corsa e diverse altre realtà, private e non, stanno collaborando attivamente con l’agenzia spaziale statunitense per rendere reale questo nuovo grande passo per l’umanità. Tra i diversi sviluppi in corso ce ne sono due per i quali di recente sono arrivati aggiornamenti. Il primo riguarda il robot lunare Viper, il secondo è maggiormente proiettato nel futuro e guarda alla creazione di una rete satellitare a supporto delle operazioni di superficie.


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Di admin