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Elettrico e acqua (del mare) non sono mai andati particolarmente d’accordo. La nuova era è già iniziata, sì, ma limitatamente al trasporto su terra – e con qualche sperimentazione nei cieli – ma di navigazione, fino ad oggi , se n’è parlato poco (qualche tentativo di ibrido). E non per mancanza di volontà, quanto piuttosto per questioni intrinsecamente tecnologiche e “fisiche”. C’è l’attrito dell’acqua da sconfiggere, nemico ancora più duro dell’attrito che si verifica per i mezzi a quattro ruote.

E allora i problemi sin qui rilevati riguardo le barche elettriche hanno riguardato i consumi: più attrito c’è, più serve potenza, e più si richiedono grandi batterie. Insomma, ad oggi i risultati sono stati davvero scarsi, tra l’altro raggiungendo autonomie imbarazzanti rispetto ai classici mezzi alimentati a combustibile. Il cambio di rotta viene però dalla Svezia, e precisamente da Candela Speed Boat AB, azienda che, tra le altre cose, produce anche le barche P-30 per il servizio dei trasporti di Stoccolma.

Si chiama C-7 l’invenzione di Candela, e altro non è che uno speciale aliscafo elettrico di 7,7×2,4m che, grazie alla sua particolare struttura, è in grado di ridurre l’attrito con l’acqua dell’80% letteralmente volandoci sopra, nel contempo riducendo drasticamente i consumi: per coprire ogni miglio nautico servono 0,8kWh, pari a 0,2 litri di benzina. Velocità, autonomia, stabilità e risparmio, tutte insieme. Il serbatoio la batteria è da 40kWh, raggiunge una velocità massima di 30 nodi (circa 55km/h) e, andando in media a 22 nodi può coprire fino a 50 miglia nautiche: un record per una barca elettrica, addirittura il triplo rispetto alla barca elettrica più veloce ad oggi presente sul mercato. I costi di gestione risultano essere il 95% inferiori rispetto ad una classica barca a motore.


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Di admin