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Roku prova a farsi strada nell’affollato mercato delle piattaforme di streaming, utilizzando quella che da molti è considerata l’arma migliore per emergere, ovvero la capacità di proporre contenuti originali. Avere una propria identità e un’offerta esclusiva sono infatti elementi essenziali anche per i colossi del calibro di Netflix, Amazon, Sky e Disney+. Se l’approccio di Roku sulla carta è perfettamente condivisibile, in concreto la soluzione scelta per il momento non convince del tutto.

I primi contenuti originali che Roku offre tramite i suoi Roku Channel a partire da oggi non sono altro che l’eredità del defunto servizio di Quibi, arrivato sul mercato ad aprile dello scorso anno e giunto al capolinea dopo soli sei mesi. Roku ha comprato gran parte del pacchetto di programmi originali di Quibi per meno di 100 milioni di dollari all’inizio dell’anno e ora li sta offrendo gratuitamente, inizialmente solo nel Regno Unito.

Anche se questi contenuti possono fregiarsi di importanti nomi di Hollywood – tra cui Anna Kendrick, Chrissy Teigen, Lena Waithe, Idris Elba, Kevin Hart e Liam Hemsworth – viene naturale chiedersi come la stessa offerta che non ha permesso a Quibi di sopravvivere possa essere ora maggiormente apprezzata semplicemente cambiando nome – Roku Originals – e piattaforma.


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Di admin