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La corsa al nuovo allunaggio del 2024 procede bene, ma prima di portare un inedito equipaggio sulla superficie del nostro satellite naturale la NASA vuole saperne di più riguardo la distribuzione dell’acqua sul nostro satellite.

Ormai non abbiamo più dubbi sulla sua presenza e dopo aver migliorato la nostra conoscenza topografica realizzando una mappatura dettagliata della superficie, sono state prese in considerazione diverse missioni robotiche che dovrebbero anticipare l’arrivo dell’uomo. Tra queste di recente vi avevamo riportato di Daedalus, un progetto ESA quasi tutto italiano, oltre a quello del rover Viper (Volatiles Investigating Polar Exploration Rover) finanziato dalla NASA.

I progetti sono accumunati da intenti simili ma andranno a lavorare in aree diverse. Mentre Daedalus andrà a cercare l’acqua nelle caverne lunari, Viper opererà nei crateri permanentemente ombreggiati nella regione del polo sud lunare per determinare se esistono depositi di acqua ghiacciata che possano supportare future missioni con equipaggio, o addirittura le prime colonie lunari.


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Di admin