PayPal comprerà Curv, una startup israeliana (basata a Tel Aviv, per la precisione) che si occupa di criptovalute. L’annuncio era nell’aria già da qualche giorno, ma la conferma è arrivata solo nelle scorse ore. Curv è stata fondata nel 2018, e si occupa, usando le parole del comunicato ufficiale di PayPal, di infrastrutture cloud per la sicurezza di asset digitali. In poche parole, è specializzata nel ramo della sicurezza delle criptovalute.
Uno dei suoi servizi più interessanti è un sistema di autenticazione che permette di accedere ai propri wallet digitali senza bisogno di nessun dispositivo hardware, e include un sofisticato sistema di policy che permette di gestire ogni sfumatura di accesso al servizio che potrebbe servire a un’azienda. Per esempio, blocco dei prelievi per i neo assunti ma sblocco di alcune tipologie di transazione “regolari”, catene di approvazioni e richieste di autorizzazioni basate sulla gerarchia aziendale. Il tutto può essere gestito a livello individuale oppure attraverso comode liste.
Come è facile intuire, Curv non è un servizio che guarda direttamente l’utente finale: lavora con broker, DCE (exchange digitali) e altre tipologie di aziende del settore. Una delle sue tecnologie chiave è quella della decentralizzazione delle chiavi di decriptazione. Quando viene creato un wallet digitale, Curv genera una serie di segreti criptografici sui propri server e sul dispositivo client. Ogni volta che si inizia una transazione vengono usati più segreti per generare una chiave pubblica e privata. In poche parole: se un laptop viene rubato, un hacker non può accedere ad alcuna criptovaluta usando un solo segreto.