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Nel corso delle ultime settimane si è cominciato a parlare in maniera sempre più insistente dei problemi di drifting riscontrati da alcuni utenti sul controller DualSense della console next gen di Sony. La tematica è stata riportata al centro dell’attenzione solo di recente, ma le tante segnalazioni emerse su Reddit sono state condivise diversi mesi fa, segno di un evidente problema presente fin dall’inizio della commercializzazione di PlayStation 5.

La rinnovata attenzione sul tema ha quindi dato il via alle prime class action e ha portato il team di iFixit ad esaminare nuovamente il DualSense – dopo averlo fatto al lancio – per andare alla ricerca del motivo per cui anche l’ultimo controller di casa Sony non è affatto immune al problema. Ricordiamo infatti che il fenomeno del drift – ovvero il fatto che le levette analogiche inviino un input di movimento anche quando sono completamente ferme, causando quindi spostamenti involontari – è da tempo un vero e proprio marchio di fabbrica di Nintendo Switch e colpisce anche controller particolarmente costosi come l’Elite 2 di Microsoft, quindi si tratta di una vera e propria piaga che riguarda tutto il settore senza distinzioni.

La nuova analisi di iFixit ha dimostrato come l’hardware alla base degli analogici del DualSense sia lo stesso che si trova anche su ogni altro controller recente, a partire dal DualShock 4 di PS4, passando per il pad Xbox, il Pro Controller di Switch e così via. In tutti i casi si tratta di un componente realizzato da Alps che – al fine di trasformare il movimento della levetta in un segnale di input – utilizza due potenziometri per rilevare con precisione la posizione dello stick nello spazio.


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Di admin