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Il design di PlayStation 5 è controverso: Sony ha deciso di optare per un’estetica aliena, futuristica, che però non incontra i gusti di tutti e presenta anche alcuni limiti progettuali (vedi la necessità di collocare la console su una basetta, sia in verticale sia in orizzontale, e di doverla avvitare e svitare di volta in volta). Un’altra scelta che ha fatto discutere è la rinuncia al nero, il colore che ha distinto tutte le generazioni a partire da PS2 fino a PS4.

Una caratteristica però interessante, e che sicuramente fa felici tutti, è la possibilità di cambiare le cover laterali della console: l’utente quindi avrà la possibilità di personalizzare la propria unità e di cambiarle il volto anche più volte durante il suo ampio arco vitale. Un’idea che apre un nuovo fronte di mercato dal grande potenziale, ad ora però ancora inespresso: prima di pensare a distribuire delle cover alternative, infatti, al momento Sony è impegnata a gestire l’approvvigionamento delle console stesse, che a tre mesi dal lancio sono ancora introvabili, se non per brevi finestre di tempo (e in quel caso sono poi predate dai bot, che se le aggiudicano per permettere poi di rivenderle privatamente ad un prezzo maggiorato).

In questo scenario, ci sono già stati tentativi di terze parti per aprire le danze, proponendo cover di colore alternativo: è il caso del sito platestation5, che però non è passato inosservato ai radar di Sony, che ha minacciato di portare l’azienda in tribunale, costringendola così a ritirare i propri prodotti.


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Di admin