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L’Unione Europea sta valutando la possibilità di realizzare sul proprio territorio una fabbrica avanzata di semiconduttori nel tentativo di evitare di fare affidamento su Stati Uniti e paesi asiatici per lo sviluppo di tecnologie incentrate su soluzioni 5G, elaborazione ad alte prestazioni, veicoli autonomi e altro ancora.

L’intenzione sarebbe quella di realizzare semiconduttori con processi produttivi inferiori ai 10 nanometri scalabili in futuro fino ai 2nm. La società taiwanese Taiwan Semiconductor Manufacturing Co. (TSMC) e la coreana Samsung Electronics Co., società leader nella produzione di processori, potrebbero essere coinvolte in questo progetto ma nulla ancora sarebbe stato deciso. Al momento, inoltre, ancora non è chiaro se si tratterà di una struttura completamente nuova o di una esistente che verrà riutilizzata per questa attività.

Secondo quanto riportato da Bloomberg, questa volontà da parte dell’UE arriva in un momento in cui le case automobilistiche sono alle prese con una carenza di semiconduttori. Volkswagen ha dovuto limitare la produzione di auto e Daimler sta facendo tutto il possibile per ridurre al minimo gli effetti del collo di bottiglia per quanto riguarda le forniture. Sebbene questo problema possa rivelarsi di breve durata, la questione ha comunque evidenziato la dipendenza dell’Europa dall’estero per quanto riguarda l’approvvigionamento di tecnologie chiave.


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Di admin