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Nonostante i tempi che corrono Oppo vuol accelerare, non a caso è riuscita in 14 mesi a presentare quattro famiglie di smartphone affini: Reno 2 series (ottobre 2019), Find X2 series (marzo 2020), Reno 4 series (ottobre 2020) e Reno 5 (soltanto in Cina al momento). Piccole differenze sostanziali dai Find X2 in poi, la casa cinese ha pian piano ottimizzato i terminali aggiornando hardware e tecnologie, rendendo sempre più accessibile sia 5G sia ricarica rapidissima a 65W.

Ma oggi non siamo qui per parlare di questi temi, allo sforzo produttivo hanno così lavorato sull’esperienza d’uso e, quindi, sulla fruibilità della Color OS 11 basata sull’ultima distribuzione Android 11. Nessuno stravolgimento grafico ma un bel passo in avanti rispetto al passato, con tante funzioni di personalizzazione a disposizione e performance ulteriormente migliorate. Andiamo con ordine toccando i punti principali che mi hanno colpito, ma se volete conoscere tutti i dettagli della nuova Color OS 11 vi rimando a questo nostro articolo. La prova è stata fatta sul Find X2 Pro.

LA SCHEDA PERSONALIZZAZIONI, VENTATA DI ARIA FRESCA

Tra le tante voci nuove è proprio questa la cosa che più mi ha colpito, perché raggruppare in un’unica categoria tutte le principali voci per cambiar volto al nostro smartphone è la mossa giusta, la vorrei anche su altri smartphone. Si passa infatti dai classici temi e sfondi ad un livello ancor più profondo, con la possibilità di scegliere lo stile delle icone (forma, dimensione, contorno) a quello dell’animazione al momento dello sblocco con impronta digitale.

(aggiornamento del 23 December 2020, ore 13:13)

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Di admin