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Mentre cresce il timore per una terza ondata e per la variante del SARS-CoV-2 registrata per la prima volta in UK, ma già arrivata anche da noi come abbiamo appreso in queste ore, Cupertino decide ancora una volta di chiudere decine di Apple Store sparsi per il mondo, a cominciare dalle aree più calde del contagio.

Nello specifico, abbassano temporaneamente le saracinesche tutti i punti vendita in California (che è stata nell’ultimo periodo l’epicentro nazionale della pandemia) e molti altri lungo il territorio statunitense, i due store in Messico e quelli in Brasile, e i 16 presenti nel Regno Unito. Se contiamo anche quelli chiusi in Germania e in Olanda l’ultima settimana, nel complesso arriviamo a contare quasi un centinaio di negozi chiusi: circa un quinto del totale.

Nonostante la pandemia, e il leggero ritardo nel lancio degli iPhone 12, Apple ha comunque registrato un anno estremamente positivo sotto il profilo finanziario: la chiusura di tanti punti vendita durante il periodo natalizio sicuramente inciderà sul volume di vendita, ma i conti alla fine sorrideranno comunque, anche perché c’è pur sempre l’e-commerce (i nuovi MacBook Air M1 e le cuffie AirPods Max sono andati velocemente esaurite su Amazon, ma magari nei prossimi giorni alcune scorte torneranno ad essere disponibili).


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Di admin