Lo smartwatch di OnePlus si farà, lo ha recentemente confermato il CEO dell’azienda cinese, Pete Lau, in un’intervista rilasciata a InputMag. E la scelta non è per nulla fuori luogo visto che il mercato degli smartwatch continua a mostrare un andamento in crescita.
Certo è che il percorso di sviluppo dell’indossabile di OnePlus è stato abbastanza travagliato: il progetto è nato nel 2015, ma è stato cancellato un anno dopo. L’azienda aveva completato la fase di progettazione del design, ma ha poi deciso di mettere tutto in pausa e attendere tempi migliori. Nel 2015 è arrivato l’Apple Watch e OnePlus puntava a realizzare un concorrente di alto livello. In quel periodo non aveva però né il budget, né adeguate soluzioni software: il primo messo a dura prova dalla progettazione del design termico di OnePlus 2 (arrivato sul mercato con uno Snapdragon 810 depotenziato per tenere a bada le temperature di uno dei SoC peggio riusciti della storia di Qualcomm) e dalla necessità di tenere alte le vendite sviluppando OnePlus X, le seconde basate su un sistema operativo Wear OS (all’epoca si chiamava ancora Android Wear) che era tutto fuorché maturo.
I tempi sono cambiati e qualcosa si sta muovendo: tra ipotesi di fitness band, acquisizione di Fitbit verso la conclusione e propositi di migliorare Wear OS sembra che nemmeno Google voglia mollare la presa sul mercato smartphone. Pete Lau ha sottolineato: