Virgin Galactic si trova costretta a rivedere i suoi piani spaziali causa Covid-19. Le attività della società di Richard Branson subiranno ritardi nel New Mexico a seguito delle norme predisposte dal Dipartimento della Salute locale al fine di contenere la diffusione del virus. Per questo motivo il volo programmato nel periodo 19-23 novembre verrà riprogrammato a data da destinarsi.
“Minimizzeremo le nostre operazioni nel New Mexico il più possibile“, spiega il CEO Michael Colglazier. “Saremo pronti a riprendere le nostre procedure di pre-volo e ad annunciare una nuova finestra di volo di prova non appena possibile“. É proprio nel New Mexico che Virgin Galactic svolge i suoi test di volo, nonostante l’azienda abbia sede nel deserto del Mojave, in California.
La battuta d’arresto arriva in un momento cruciale: il 2020 si era aperto con l’avvio dei test finali per SpaceShipTwo, lo spazioplano che in futuro ospiterà i primi turisti che, pagando 250.000 dollari, potranno vivere l’ebbrezza di un volo suborbitale provando l’assenza di gravità e osservando la curvatura della Terra. In primavera si erano ottenuti risultati ancor più promettenti, con il velivolo capace di decollare, staccarsi dall’aereo VMS Eve a più di 15.000 metri d’altitudine, planare a 0,70 Mach e atterrare a piuma con il sistema di rientro installato sulle ali a fine 2019.