116 miliardi di dollari: a tanto ammonta il budget che Samsung ha stanziato per i prossimi anni con l’obiettivo di dare battaglia, e possibilmente sconfiggere, TSMC nella fabbricazione di processori. Stando a quanto riporta Bloomberg, il piano è stato illustrato dalla dirigenza coreana nel corso di un evento a porte chiuse tenutosi nelle scorse settimane.
Samsung è un colosso nel settore dei semiconduttori, ma il merito va in larga parte alla divisione memorie. Come fonderia, la taiwanese TSMC ha un vantaggio enorme: produce oltre il 50% dei chip in tutto il mondo, e ha clienti d’eccellenza come Apple, HiSilicon/Huawei (almeno fino a un paio di mesi fa), Qualcomm, NVIDIA, AMD e tanti altri. Le quote di Samsung Foundry si fermano appena al 18%.
Uno degli obiettivi primari è avere pronto il processo produttivo a 3 nm nel 2022, più o meno in contemporanea con TSMC – dovrebbe essere quindi già nella seconda metà dell’anno. Samsung spera di avere un vantaggio tecnologico sulla rivale usando una tecnologia più sofisticata ed evoluta, la GAA o Gate All-Around, che secondo molti esperti è la next big thing del settore, mentre TSMC impiegherà ancora la più rodata FinFET.