Dalle ceneri di Essential nasce OSOM: è una startup che si ripropone di realizzare dispositivi che prima di tutto rispettino la privacy dell’utente. Il fondatore e capo della startup, il cui nome sta per Out of Sight, Out of Mind (modo di dire che corrisponde al nostro lontano dagli occhi, lontano dal cuore) è Jason Keats, che presso Essential era a capo del reparto ricerca e sviluppo (e in passato aveva lavorato anche per Apple). Al momento il team è molto piccolo, con solo 9 dipendenti, ma la speranza è di salire ad almeno 50, sempre entro fine anno prossimo. L’azienda ha già ricevuto 5,6 milioni di dollari di finanziamenti.
Keats promette che in nessuno scenario OSOM entrerà in possesso dei dati di un utente, che nessuna informazione sarà raccolta senza il consenso dell’utente, e che verrà specificato con precisione come ogni informazione viene usata. Viene anche specificato che gli utenti saranno in grado di gestire e controllare come i dati saranno condivisi con le app di terze parti, e che quando alcuni componenti del dispositivo saranno disattivati dall’utente, come la fotocamera o il GPS, il software non sarà in grado di riattivarlo in alcun modo senza il consenso espresso di chi li ha disattivati. OSOM promette soprattutto una facilità d’uso di queste funzionalità che al momento non si trovano in altri dispositivi sul mercato.
I am thrilled to announce that more former @Essential colleagues are joining the OSOM team! Dave Evans joins as VP of Design and @AndyFouche as VP of Comms for @OSOMProducts#2021WillBeOSOM #OSOM2021 pic.twitter.com/OF31UmKK1z
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