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Fisco: la nuova procedura di recupero crediti segna la fine dei bei tempi Tecnoandroid

recupero crediti FiscoIl debito pubblico maturato in Italia durante il 2020 è davvero drammatico. A fronte di un’emergenza sanitaria senza precedenti la crisi del 2019 si è aggravata promuovendo azioni spesso discordanti come nel caso dei debiti nulli con Equitalia. Il Paese si è affidato al fondo salva Stati esaurendo in breve i fondi e maturando un PIL in decrescita di parecchi punti.

A fronte di numerosi incentivi, sussidi e proroghe si pone ora una nuova azione del Fisco Italiano il cui scopo è quello di promuovere una causa estesa al contrasto del fenomeno legato alla cosiddetta evasione fiscale.

Cambia sostanzialmente la procedura di recupero crediti con una Riforma pesante ma necessaria. Ristabilisce gli equilibri economici e finanziari di una nazione in perenne stato di deficit. Ecco quali sono le novità al riguardo.

 

Fisco: recupero credito coatto con la nuova procedura anti-evasione: come funziona

Prima della crisi l’Agenzia delle Entrate si era posta in modo piuttosto accomodante nei confronti dei contribuenti. Una strategia che purtroppo non può più funzionare dopo gli ultimi fatti. A partire da questo momento ogni potenziale ipotesi di reato finanziario o fallimento viene stroncata sul nascere con la Riforma del Fisco 2020. Questa promuove una nuova linea di condotta verso i contribuenti che non rispettano obblighi e tempi.

Coloro che vengono segnalati dalle autorità ricevono un ragionevole preavviso della durata di 60 giorni. Questo lasso di tempo serve al contribuente per procedere in modo spontaneo al pagamento delle posizioni debitorie contestate. Se non si procede nei modi e nei tempi prestabiliti possono scattare i controlli del Fisco con la collaborazione esterna di autorità finanziarie come banche italiane e Guardia di Finanza. Lo scopo finale è quello di delineare un profilo economico e di spesa.

Accertata la presenza di fondi mobili su conti correnti, carte di credito, prepagate, titoli, azioni e carte di debito L’Ente Riscossione procede senza porsi limiti. Dopo le analisi sui movimenti e le giacenze medie il saldo positivo serve per chiudere le contese con il prelievo forzato di quanto spettante all’organismo di tutela.

Al cliente non viene concessa la possibilità di presentare ricorso in quanto il ruolo del Giudice viene meno con i dettami della nuova disposizione legale impartita dalla Riforma. Ciò significa che il debito viene in ogni caso sanato senza possibilità di ulteriore rinvio. Conviene pagare entro il limite temporale della notifica prima che il Fisco passi al setaccio tutti i nostri conti.

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