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Sappiamo per certo che AMD presenterà i primi processori desktop con architettura Zen 3 l’8 di ottobre, un annuncio che nei giorni scorsi ha spiazzato un po’ tutti ma che è stato accolto molto bene dagli addetti ai lavori, non solo per le novità che verranno introdotte, ma anche perché l’azienda ha mantenuto inalterata la propria roadmap nonostante le ottime vendite degli attuali Ryzen 3000.

Come per le Radeon RX 6000 – attese invece per il 28 ottobre – l’azienda fino ad ora non si è sbilanciata sulla nuova generazione di processori Ryzen, tuttavia abbiamo già qualche dettaglio: sappiamo che saranno costruiti con processo produttivo a 7nm+, avranno un diverso design del CCD (Core Complex Die) e un sottosistema cache migliorato. Tutte queste migliorie, unite a frequenze di clock più spinte degli attuali Zen 2, dovrebbero portare a un incremento dell’IPC di questi processori, quantificabile almeno nel 15%.

Quello che ancora non è certo, oltre alle prestazioni assolute delle CPU, è la nomenclatura che utilizzerà AMD per i nuovi Ryzen. In molti si aspettano che l’azienda mantenga l’attuale declinazione Ryzen 4000, mentre secondo le più recenti indiscrezioni sembra che il produttore di Sunnyvale possa optare per una più adeguata Ryzen 5000.


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Di admin