Oppo è un marchio in forte ascesa, e nel tempo ha dato prova di non avere paura di sperimentare soluzioni originali in termini di design: per citare l’esempio più celebre, basti pensare al Find X (in attesa di vedere se i prossimi Find X3 riserveranno qualche sorpresa). E in questi anni solitamente quando uno smartphone si distingue dagli altri, c’entra la fotocamera, che sia quella posteriore o quella frontale: non a caso è la selfie cam la protagonista del brevetto registrato dal WIPO il 28 gennaio.
La soluzione descritta nella documentazione è completamente inedita: certo, non estrema come quella del modulo rimovibile vista in un altro brevetto targato Oppo, ma comunque curiosa. In controtendenza con le tendenze attuali e del futuro prossimo (vedi fotocamere sotto lo schermo), qui la selfie cam sarebbe invece in bella vista, ma la particolarità è che sarebbe in grado di cambiare la propria posizione dinamicamente, scorrendo su una sorta di “binario” dedicato.
A vederla così ricorda un po’ la bolla delle livelle, o uno di quei giochi d’infanzia con la pallina e il labirinto fatto di canaline: ovviamente in questo caso il movimento della fotocamera non è determinato dall’inclinazione con cui impugniamo lo smartphone, ma da un motore interno.