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Il ritorno di BlackBerry per mano di Foxconn e della startup texana OnwardMobility è già stato annunciato già lo scorso agosto, ma è stato riconfermato appena un paio di giorni fa da un articolo del Nikkei Asian Review. Non ci sono molti nuovi dettagli rispetto a quanto abbiamo già appreso in precedenza: l’unico dettaglio inedito davvero significativo è che il lancio del nuovo smartphone 5G – naturalmente con tastiera fisica, altrimenti che BlackBerry sarebbe? – sarà globale, quindi interesserà anche il nostro mercato. Per il resto, le informazioni salienti sono queste:

  • Lo smartphone arriverà sul mercato entro quest’anno.
  • Tempistiche precise non sono state svelate, ma ulteriori dettagli verranno rilasciati “nei prossimi mesi”. A questo punto è lecito aspettarsi un lancio verso fine anno, magari giusto in tempo per il periodo natalizio.
  • La startup texana OnwardMobility è stata fondata da Peter Franklin, che ha trascorsi come dipendente presso Microsoft e Zynga.
  • OnwardMobility si occuperà di immaginare il dispositivo, a Foxconn andrà il compito di realizzarlo materialmente.
  • Come abbiamo detto prima, sono previste la connettività 5G e la tastiera fisica.
  • Come da tradizione per gli smartphone BlackBerry, OnwardMobility prometterà grande attenzione nei confronti della cybersicurezza, ora più che mai importante visto il lavoro da casa.

BlackBerry ha avuto enorme successo in passato, ma è stata colpita duramente dall’avvento degli smartphone e, in buona sostanza, non è mai più riuscita a riprendersi. La società un tempo canadese ha tentato diverse strade: ha provato a insistere con un OS proprietario e adattarsi al mondo del touch screen e delle app, poi ha adottato Android, poi ha deciso di concentrarsi sui servizi e concedere in licenza il marchio. Nessuna di queste ha avuto successo.

L’obiettivo che si è prefissato OnwardMobility è molto ambizioso: il mercato smartphone ormai è saturo e non sembra esserci più spazio per i piccoli produttori. E forse più o meno lo stesso discorso si può fare nei confronti delle tastiere fisiche: hanno cercato di resistere un po’ nei primi anni di Android, ma ormai tutti abbiamo imparato a farne a meno (e al massimo a dare la colpa all’autocorrect). Qualche esperimento in tempi più recenti c’è stato, ma non ha portato a niente di significativo.


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Di admin