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OnePlus e OPPO avrebbero unito i rispettivi reparti di ricerca e sviluppo in una singola divisione, stando a fonti interne a OnePlus, stando alla pubblicazione cinese DoNews: l’operazione sarebbe avvenuta già a dicembre. Gli smartphone delle due compagnie potrebbero quindi assomigliarsi sempre di più, almeno da un punto di vista hardware; ma la fonte ha assicurato che lato software i due brand manterranno ben salda la propria identità.

Si vocifera di un ulteriore avvicinamento tra i due brand, già molto legati fin dal principio, da questa estate. Per chi non lo sapesse, è bene ricordare che entrambi i marchi sono proprietà dell’enorme conglomerato BBK Electronics, che possiede anche Vivo; e prima di fondare OnePlus insieme a Carl Pei (che ha abbandonato di recente), l’amministratore delegato Pete Lau aveva lavorato presso OPPO per una decina d’anni. A settembre, Lau avrebbe assunto il ruolo di vicepresidente di un nuovo gruppo chiamato Ouga Holdings, che riunisce OPPO, Realme e OnePlus sotto un unico ombrello per migliorare le sinergie sul mercato. Nel corso degli anni gli stretti rapporti tra i due brand sono emersi anche a livello di dispositivi; per esempio:

Estetica a parte, anche alcune delle tecnologie chiave di entrambi i marchi sono sostanzialmente la stessa cosa con nomi diversi: pensiamo per esempio alla ricarica ultra-rapida VOOC (OPPO) e Warp (OnePlus). La strategia di far condividere a due marchi un unico centro di ricerca e sviluppo non è nuova: Xiaomi l’adotta ormai da tempo per Redmi. Questo permette di ridurre i costi di sviluppo, e di avanzare più velocemente dal punto di vista delle innovazioni. Per ora non ci sono conferme ufficiali, comunque.


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Di admin