Open Fiber e INWIT, il principale operatore di antenne italiano, hanno siglato un accordo che consentirà la copertura di oltre 600 Comuni con la tecnologia FWA (Fixed Wireless Access). L’obiettivo è di ridurre il digital divide costruendo fino a un massimo di 500 nuovi siti. INWIT si occuperà della realizzazione delle infrastrutture già a partire da quest’anno e vi abbinerà servizi di ospitalità e manutenzione. Open Fiber invece doterà i siti di apparati FWA e dei rilegamenti in fibra ottica necessari.
Si parla quindi di un impegno per “accelerare la copertura nei piccoli comuni e nelle zone difficilmente raggiungibili con connettività FTTH“. Open Fiber, nella comunicazione ufficiale di oggi, ha precisato che ad oggi ha ha raggiunto con la propria infrastruttura oltre 14 milioni tra case, aziende e sedi della Pubblica Amministrazione, nonché circa 4.000 piccoli comuni e 200 città.
INWIT, dal canto suo, è la società leader per la messa a disposizione di infrastrutture per realizzare reti wireless, tralicci per le antenne, cablaggi, parabole, spazi per le apparecchiature e impianti tecnologici per l’alimentazione. Inoltre è in grado di fornire copertura indoor e outdoor impiegando micro celle e DAS (Distributed antenna system); si pensi a stazioni, ospedali, aeroporti, autostrade, centri commerciali, stadi e palazzetti. Sebbene TIM e Vodafone abbiano un grande peso nell’azionariato la società nasce come neutral host, quindi al servizio di tutti gli operatori mobili, FWA e IoT, “in coerenza con l’evoluzione delle torri da asset real estate ad infrastruttura digitale“.