Amazon ha ammesso negli Stati Uniti che può inviare certi dati personali degli utenti alle autorità senza il loro consenso; basta compilare un modulo digitale (un PDF per i prodotti del marchio Ring, online per Echo e altri dispositivi proprio di Amazon). Come indica chiaramente la documentazione, è una procedura che è ammessa solo in caso di emergenza, per esempio se l’agente delle forze dell’ordine ritiene che la vita di qualcuno sia immediatamente a rischio; ogni caso è valutato individualmente da dipendenti di Amazon. Non servono mandati né ordini giudiziari.
Il caso è emerso negli Stati Uniti per via di un’interrogazione diretta di un senatore appartenente al Partito Democratico, Ed Markey.. Amazon spiega che nel 2022 si sono verificati 11 casi (anzi, “solo 11 casi”, come ci tiene a sottolineare la società) di risposta positiva a una richiesta di emergenza. Non sappiamo quanti casi ci siano stati negli anni precedenti, né sappiamo quante richieste di emergenza siano state inviate (e quindi per esempio quante siano state rifiutate). È interessante osservare che la questione ci riguarda direttamente, almeno un po’, perché nel form è possibile specificare tra i Paesi anche l’Italia. Non è tuttavia chiaro se questo strumento è accessibile solo alle autorità statunitensi o anche a quelle degli altri Paesi elencati.
Il problema è che questa eventualità non è segnalata da nessuna parte nei termini e condizioni, e che tutta la procedura si basa solo ed esclusivamente sulla buona fede (e sulla capacità di giudizio) delle forze dell’ordine e della persona presso Amazon o Ring che si occupa di analizzare il caso. In questo specifico periodo storico, si può dire che la fiducia degli americani negli organi di polizia sia a livelli decisamente bassi, per via dei tanti video che circolano sui social mostrando abusi e grossolani errori da parte degli agenti ai danni (spesso fatali) dei cittadini. Ultimamente si è anche accesa la polemica sulla sparatoria nella scuola di Uvalde, in cui la polizia è stata accusata di aver atteso troppo per fermare l’aggressore e in seguito di cercare di insabbiare le indagini di terze parti.