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Le temperature sono sempre più alte, le ondate di calore sempre più frequenti e in anticipo rispetto agli anni precedenti. Ormai se ne parla tutti i giorni, il cambio del clima è uno dei temi più dibattuti in questo 2022 funestato (anche) dagli strascichi della pandemia e dal conflitto ucraino. Alla crisi sanitaria e politica si affianca quella ambientale (e non è certo una novità), il grido d’allarme è ormai corale perché più gli inverni sono miti e le estati torride e siccitose, più ci si rende conto che il cambiamento è in atto, e sta accelerando in modo vertiginoso.

UN AIUTO DALLO SPAZIO

Questa è Milano il 18 giugno di quest’anno. Si noti come in corrispondenza delle aree verdi la temperatura della superficie sia decisamente più bassa (Parco Sempione, ad esempio)

A parlare della questione ambientale è l’ESA, occupata in uno studio sulla temperatura della superficie terrestre e sulle bolle di calore in corrispondenza delle grandi città europee: con temperature oltre i 10 °C rispetto alla media, nei centri urbani va ancora peggio. La conferma arriva dallo strumento ECOSTRESS installato sulla Stazione Spaziale Internazionale che ha raccolto dati su diverse città del Vecchio Continente, tra cui Milano, Parigi e Praga. Le immagini, dice l’agenzia spaziale europea, non devono essere fini a loro stesse, devono altresì stimolare i decisori pubblici a trovare soluzioni per mitigare i danni e gestire al meglio le (poche) risorse a disposizione – l’acqua prima di tutto.


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Di admin