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Mentre nelle scorse ore la NASA ha pubblicato uno splendido documentario sulla missione Pathfinder, la prima che ben 25 anni fa è stata in grado di portare su Marte un rover con capacità di movimento autonomo, Perseverance nel frattempo continua le sue esplorazioni all’interno del cratere Jezero e nello specifico nell’area del delta fluviale, raggiunta ormai da oltre 2 mesi.

Il rover sta affrontando la seconda campagna scientifica sin dal suo arrivo su Marte, quella che è stata chiamata Delta Front. Si tratta di una missione particolarmente importante poiché ci troviamo in una delle zone più calde per lo studio della geologia marziana e per la ricerca di eventuali prove che il pianeta rosso sia stato in grado di suportare lo sviluppo di organismi, indicativamente circa 3-4 miliardi di anni fa.

Uno degli obiettivi principali di Perseverance e di tutta la missione Mars 2020, infatti, è la ricerca di prove di vita ancestrali, e sulla base dell’esperienza accumulata con lo studio dei delta fluviali terrestri, sappiamo che le rocce argillose a grana fine presenti in questi ambienti sono considerata tra le migliori in quanto a capacità di preservare la presenza di biomarcatori, anche se incredibilmente antichi.


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Di admin