CONDIVIDI:

Il fuorigioco negli ultimi anni è rapidamente passato dall’essere uno dei temi di discussione da bar più gettonati, il lunedì mattina, a un’eccezione (vedi casi particolari, come quello di Acerbi in Spezia-Lazio della scorsa stagione). Nell’epoca del VAR si continua ancora a polemizzare su rigori, gialli, rossi, rimesse laterali e calci d’angolo, e cioè su tutte quelle dinamiche in cui l’interpretazione degli arbitri resta decisiva.

L’off side, invece, è uno dei rari elementi del calcio che, dati certi strumenti tecnologici, può avvicinarsi molto ad essere sanzionato in maniera oggettiva. Il problema però è che alcune situazioni sono decise veramente da qualche millimetro, e l’attuale revisione al VAR è troppo lenta e inefficiente. Per questa ragione, proprio come anticipato l’anno scorso, e dopo i test condotti tra novembre e dicembre in occasione dell’ultima edizione della Coppa Araba, la FIFA ha appena ufficializzato che nei Mondiali di Qatar 2022 verrà impiegata la tecnologia del fuorigioco semi automatico.

PALLONE A 500 HZ CON CHIP E TANTE TELECAMERE

Il sistema funziona secondo gli stessi principi del GPS, e punta a rendere la procedura di identificazione del fuorigioco più veloce e precisa. La tecnologia si basa su 12 telecamere di localizzazione montate sul tetto dello stadio e capaci di tracciare la palla e fino a 29 punti di raccolta dati per ogni singolo giocatore ad intervalli di 50 volte al secondo, in modo da poter stabilire in maniera esatta la posizione sul campo. Le informazioni raccolte poi sono particolarmente dettagliate e includono dati sulla posizione degli arti e delle parti del corpo che vengono considerate attive secondo la norma del fuorigioco.


CLICCA QUI PER CONTINUARE A LEGGERE

Di admin