Il nuovo MacBook Pro con M2, disponibile all’acquisto dalla settimana scorsa, sembrava promettere benissimo. Ma i dati snocciolati da Apple durante la presentazione di inizio mese, in occasione della WWDC 2022, si stanno scontrando con la dura realtà dei fatti. Non solo la variante da 256 GB ha un SSD molto più lento della versione precedente (che in realtà ne montava 2 da 128 GB, con una banda per il passaggio dei dati quindi raddoppiata), ma anche il SoC delle meraviglie sembra presentare problemi importanti.
THROTTLING PESANTE
La rivelazione arriva da Vadim Yuryev di Max Tech, che su Twitter ha condiviso alcuni risultati preoccupanti dei test che sta conducendo sul nuovo MacBook Pro M2. Yuryev ha segnalato che la macchina è incline a sviluppare un grave throttling termico quando messa sotto stress.
Nello specifico, durante l’esportazione di un video 8K RAW Canon, le temperature hanno raggiunto addirittura i 108 gradi Celsius: più di quanto mai registrato prima su qualsiasi Mac, anche tra quelli Intel che erano noti per soffrire di questa debolezza. Va precisato, comunque, che il compito in questione è uno dei più intensivi che si può chiedere ad una macchina di questo tipo, e cioè portatile.
Sembra quindi che il design interno di MacBook Pro M2, con una sola ventola (MacBook Pro 14 e 16 con M1 Pro e Max ne hanno due), non consenta uno smaltimento efficiente del calore sviluppato. Dal momento che durante il test la ventola si è conservata al massimo della velocità (7200 RPM), non c’era nulla che il MacBook Pro potesse fare per raffreddarsi a parte diminuire le prestazioni del chip M2.
La conseguenza è che nei benchmark finali le performance di M2 sono crollate, rivelandosi drasticamente peggiori rispetto a quelle di M1 Pro, con le velocità di clock scese in una frazione di seconda da 3.200 MHz a 1.894 Mhz nei core ad alte prestazioni e da 2.228 Mhz a 1.444 MHz nei core a basso consumo, e la GPU che ha frenato a sua volta portandosi da 1.393 MHz a 289 Mhz.