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Dopo il cospicuo furto di informazioni che ha coinvolto NVIDIA questo inverno, con ripercussioni più o meno importanti potremmo dire, oggi purtroppo è la volta del competitor AMD che, secondo quanto riportato da Restore Privacy, sarebbe stata vittima di un attacco del gruppo RansomHouse in circostanze che, senza voler infierire, hanno quasi dell’incredibile.

Stando a quanto riportato, gli hacker in questione sarebbero riusciti a sottrarre ben 450GB di dati sensibili che il gruppo avrebbe già pubblicato sul proprio sito; tra le informazioni sottratte sembrano esserci al momento file di rete e informazioni di sistema nonchè le password di diversi dipendenti che, leggendo tra le righe (ma neanche tanto) sarebbero proprio la causa di questa breccia nei sistemi AMD.

Al momento non è stato chiarito ufficialmente (da AMD) in che modo siano stati sottratti i dati, oppure se il gruppo è in cerca o meno di un riscatto; quello che però sembra chiaro è che la colpa potrebbe essere proprio dalle password utilizzate dai dipendenti AMD (da una parte ovviamente), a dir poco ridicole. Dalle prime analisi sulla natura dei dati rubati, pare infatti che alcune credenziali di accesso ai sistemi AMD includano password come “123456” o “Welcome1”, un invito a nozze per qualsiasi hacker (neanche espertissimo).


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Di admin