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Steam Deck è sicuramente la console più riparabile e nerd-friendly del mercato, grazie alla scelta di Valve di realizzare una piattaforma tutto sommato molto aperta agli interventi hardware e software da parte dell’utente. Basti pensare che la maggior parte dei ricambi ufficiali viene venduta direttamente su iFixit e che chiunque può stamparsi una nuova scocca grazie ai CAD ufficiali pubblicati da Valve.

Questa grande libertà è stata vista da molti come una possibile opzione da sfruttare per risparmiare qualcosa in fase di acquisto di Steam Deck, andando quindi a scegliere la versione base con memoria eMMC da 64 GB e aggiungere un SSD m.2 di terze parti in modo da avere più memoria interna a disposizione e pagarla meno di quanto richiesto da Valve per i tagli da 256 e 512 GB della console, proposti rispettivamente a 549 e 679 euro contro i 419 euro di quello base.

Sebbene non ci sia nessun ostacolo software in grado di impensierire questa pratica, bisogna comunque tenere in considerazione il fatto che la console utilizza SSD m.2 in formato 2230, quindi decisamente più rari e costosi rispetto alle altre varianti. Nelle ultime ore è emersa una guida che permette di utilizzare anche i modelli 2242, più comuni e economici, ma sembra che la mossa non sia poi così realmente conveniente, in quanto potrebbe procurare danni inattesi alla console, almeno stando a quanto riferito su Twitter da Lawrence Yang di Valve.


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Di admin